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La circostanza aggravante della destrezza di cui all’art. 625, primo comma, n. 4, cod. pen., richiede un comportamento dell’agente, posto in essere prima o durante l’impossessamento del bene mobile altrui, caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idoneo a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso; sicché non sussiste detta aggravante nell’ipotesi di furto commesso da chi si limiti ad approfittare di situazioni, dallo stesso non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore della cosa”.

Tale principio di diritto, formulato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 34090, depositata lo scorso 12 luglio, ha il pregio di restringere la portata applicativa della suddetta circostanza aggravante della destrezza.

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Cyberbullismo: alla Camera unanimità contro i bulli del web

giovedì, 18 maggio 2017 / Avv. Matteo Corcioni / Articoli

In data 17.05 u.s. la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente, con voto all’unanimità, la prima disciplina in Italia di contrasto al fenomeno del c.d. cyberbullismo (proposta N. 3139-B).

La legge, come riporta l’art. 1, ha la finalità di porre in essere delle azioni di carattere preventivo ed educativo nei confronti dei minori coinvolti, siano essi vittime o responsabili di illeciti.
Sempre all’art. 1, è presente la definizione legislativa di cyberbullismo, intendendosi “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità,

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